La tensione si misura in Volt e trattasi di elettroni in movimento

La tensione di casa infatti in Italia è pari a circa 220-240Volt AC 50Hertz, cioè è una sinusoide come dici tu da 220V (ampiezza verticale nel grafico della sinusoide) con una frequenza di 50 oscillazioni complete al secondo, questo vuol dire che cambia il senso degli elettroni 100 volte al secondo (la lampadina si spegne e si riaccende 100 volte al secondo, ma noi la vediamo sempre accesa).
Una batteria di un'auto fornisce 12 Volt DC continui (si narra che non esiste fonte energetica più costante di una batteria da automobile), che vuol dire che il segnale non oscilla e la polarità non cambia mai.
Se lungo il circuito abbiamo una lampadina da 5 Watt collegata nel circuito da 12 Volt possiamo benissimo calcolare la CORRENTE che attraversa tale lampadina:
la potenza attiva (espressa in Watt) è frutto del prodotto tensione per corrente cioè Volt x Ampere = Watt, che con una piccola inversione diventa Ampere = Watt/Volt cioè 5/12 = 0,417 Ampere (più o meno quanto una pendrive che consuma circa 500mA, 500 millesimi o milli ampere per chi non lo sapesse).
Non dimentichiamo che possiamo benissimo ricavare la resistenza della lampadina, cioè in parole povere "l'ostacolo che incontrano gli elettroni passando per la lampadina" che si misura in Ohm. Per fare questo mi servo della I° legge di Ohm: V=RxI, che invertendo diventa R=V/I cioè, la resistenza è data dal rapporto tensione/corrente che è pari a 12/0,417 = 28,78 Ohm.
Volgarmente diciamo "corrente alternata" ma solitamente, intendiamo "tensione alternata". Non ha senso dire 220 Volt di corrente alternata!
Qualcuno più esperto mi corregga se sbaglio
Michele